La vetta del Monte Amaro, al contrario di quanto si crederebbe, non è demanio pubblico o comunale, ma proprietà privata.
Prima del 1880, nel Catasto del Regno delle Due Sicilie, era descritto per mq. 1620 come pascolo o incolto produttivo, al nome del Barone Giuseppe Andrea Angeloni di Roccaraso che nel 1890 lo donò, con regolare atto notarile, alla sezione romana del C.A.I. la quale vi costruì il rifugio Vittorio Emanuele II.
Nel 1937 il rifugio e relativo terreno dipendente fu ceduto alla Sezione C.A.I. di Chieti.
(Notizie tratte da “APPENNINO CENTRALE Volume I “ di Carlo Landi Vittorj – Guida dei Monti d’Italia edito dal Club Alpino Italiano e Touring Club Italiano).
La Sezione romana del CAI decise nel 1888 di costruire un Rifugio sulla Majella e nel mese di giugno dello stesso anno effettuò, insieme ad alcuni Soci del CAI Chieti un sopralluogo, ma a causa di avverse condizioni atmosferiche non riuscirono a raggiungere la vetta.
Nell’inverno del 1889 incaricarono alcuni “operai” di Sulmona della esecuzione dei lavori del Rifugio ed il 29 giugno dello stesso anno effettuarono un sopralluogo sulla vetta del Monte Amaro per verificare la fattibilità dell’opera.
Nel 1890, le Sezioni CAI di Roma e Chieti stipularono un accordo per la costruzione e grazie al loro contributo ed a quello della sede centrale del CAI fu realizzato il Rifugio “Vittorio Emanuele II “ che, sotto la direzione dell’ing. Rodolfo Bonfiglietti, venne inaugurato il 14 luglio 1890 in occasione del 22° Congresso Alpino.


Particolare importante: anche il Comune di Sulmona partecipò economicamente con £ 200 quale contributo per la costruzione (delib. in data 22.06.1889 del Commissario Francesco Fiorito) e con £ 150 per le spese di inaugurazione (delib. della Giunta Comunale in data 17.07.1890 presieduta dal Sindaco Giuseppe Mazara).
È stato realizzato in pietrame a secco e consisteva in due locali, con copertura in legname e lamiere di ferro zincato per una superficie esterna complessiva di circa 50 mq.
Un locale era destinato a dormitorio con tavolacci per 10 persone, l’altro locale era dotato di stufa a legna.
Nel corso degli anni venne saccheggiato delle suppellettili e subì vari atti vandalici con la conseguenza che venne abbandonato.
Un particolare curioso: alcuni responsabili vennero individuati e condannati ad un mese di carcere e al pagamento delle spese (giugno 1926).
Venne distrutto dalle truppe tedesche durante la ritirata del 1944.
Dopo oltre venti anni che la vetta della Majella era rimasta priva di qualsiasi punto di ricovero, nel 1964 la Sezione CAI di Sulmona decise di costruire un bivacco sul Monte Amaro.
Dopo aver ottenuto le necessarie autorizzazioni sull’uso del suolo da parte della Sezione CAI di Chieti iniziarono le operazioni per la costruzione.
Il Comune di Sulmona concesse l’uso del cortile municipale per le prove di montaggio del Bivacco che si tennero nel mese di marzo 1965.
Il 9 settembre 1965 il materiale venne trasportato a Passo San Leonardo ed il 10 settembre, grazie all’utilizzo di 3 elicotteri militari del 31° Stormo, il tutto venne trasportato sul Monte Amaro.
Furono necessarie 16 rotazioni per circa 65 quintali di materiale e 3 giorni lavorativi da parte di 12 Soci volontari della Sezione CAI di Sulmona.
La struttura metallica aveva le dimensioni di circa 16 mq. ed era provvista di due finestre laterali, pavimentazione in legno e dotata di 10 posti letto.
Venne inaugurato il 10 luglio 1966 in occasione del 9° Raduno Interregionale Giovanile del CAI.


Una tremenda tempesta la notte del 31 dicembre 1974 lo distrusse completamente.
Nel 1976 la Sezione CAI di Sulmona redasse un nuovo progetto per la costruzione di un nuovo rifugio in muratura, ma l’eccessivo peso dei materiali (circa 65.000 Kg.) rese impossibile questa ipotesi.
Nel 1979 due Soci sulmonesi (L. Le Donne e L. Mininni) presentarono un nuovo progetto che prevedeva la costruzione del bivacco con struttura geodetica.
Dopo aver ottenuto le necessarie autorizzazioni nel 1981 iniziarono i lavori per la preparazione dell’area dove doveva edificarsi il bivacco.
Il 21 luglio 1981 con l’ausilio degli elicotteri della Scuola Volo Elicotteri di Frosinone si è quindi trasportato tutto il materiale sul Monte Amaro (sono stati necessari tre giorni).
In pochi giorni si è provveduto al montaggio della struttura che prevedeva l’assemblaggio di 105 pannelli triangolari e nel corso dell’estate si è quindi passati alle opere di completamento: coibentazione, pavimentazione e allestimento tavolacci.
Ha un perimetro di circa 18 metri ed una superficie calpestabile di circa 28 mq.
E’ stato inaugurato il 18 luglio 1982 in occasione del XXV Raduno Interregionale e V Raduno Nazionale Giovanile del CAI.
Nel corso degli anni anch’esso ha subìto numerosi atti vandalici nonostante l’impegno della Sezione CAI di Sulmona per la manutenzione.
Si è quindi reso necessario un massiccio intervento per la manutenzione straordinaria.
Dopo aver eseguito i vari rilievi si è passati alla fase progettuale incaricando l’Ing. Franco Raulli della redazione del progetto.
Il progetto è stato quindi inviato ai vari Enti per le approvazioni ed ottenute le quali si è passati alla richiesta di contributi.
L’impulso economico più importante è stato quello della Commissione Rifugi ed Opere Alpine del CAI Centrale.
Con i fondi propri si è quindi passati all’acquisto dei materiali necessari considerando di effettuare i lavori nell’estate del 2009.
Il terremoto del 6 aprile 2009 ha avuto conseguenze notevoli: Sede Sociale e magazzino inagibile e quindi attività ferma.
L’inizio dei lavori, previsti inizialmente per giugno 2009, è quindi slittato ma nel frattempo si è provveduto a trasportare il materiale presso Passo San Leonardo in un magazzino messo a disposizione dal sig. Guido Maiorano.
Si è quindi programmato l’inizio dei lavori per il mese di settembre 2009 chiedendo l’autorizzazione al sorvolo dell’elicottero all’Ente Parco Majella.
Ma le avverse condizioni meteorologiche di quei giorni non hanno consentito il decollo dell’elicottero.
Nel 2010, dopo aver provveduto alla riparazione della porta si è richiesta l’autorizzazione all’Ente Parco Majella per il sorvolo con elicottero ed il trasporto dei materiali.
Ottenuta l’autorizzazione, dopo aver contattato la Società ELISEM e la Ditta Di Cato ci si è organizzati per effettuare i lavori nel periodo 10/13 agosto 2010.